Lo sforzo di essere Eco Friendly

Richiede uno sforzo essere un amico dell’ambiente, significa prendere consapevolezza di ogni gesto che si fa, avere il coraggio di cambiare abitudini e possedere perché no, anche la faccia tosta di chi bacchetta comportamenti impropri e diseducativi.

Nel suo articolo “Dove meno te lo aspetti c’è uno studio eco-friendly”, Tiziano Baiocco di Rilòc, azienda leader nel campo dei noleggi di piattaforme aeree e mezzi da lavoro, ha fatto una riflessione seria sulle mancanze civili della nostra società, esaminando comportamenti “irrispettosi” perpetrati da vacanzieri più o meno consci.

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Basterebbero pochi gesti quotidiani, secondo Tiziano Baiocco, per aumentare la consapevolezza ambientale, in fondo le battaglie danno i loro frutti se le combatti a piccoli passi, partendo appunto dal ripristino di una “nuova educazione” personale.

Non avrebbe ragione di tanta disamina se Tiziano Baiocco nella sua azienda Rilòc non avesse preso precauzioni in tal senso, investire sull’eco sostenibilità riduce i costi e migliora l’immagine.

Se proprio si vuol trovare una finalità concreta si parta pure dal marketing, l’importante è non restare fermi e attendere.

Perché un imprenditore dovrebbe conoscere l’eco-sostenibilità?

I dati dimostrano che le aziende più sono sostenibili più fidelizzano i clienti, insomma hanno più probabilità di vendere.

Ti pare un buon motivo?

Intraprendere la strada della sostenibilità offre quindi ottimi vantaggi, approfondisci l’argomento se non l’hai ancora fatto, ne vale davvero la pena.

 

 

 

Quando le cose non girano a dovere, si può sempre rimediare?

Bisognerebbe applicare la regola di Einstein per risolvere ogni problema: “Non si risolve un problema con lo stesso pensiero che si è usato per crearlo”.

Certo, potrebbe funzionare nella vita quotidiana, ma avrà lo stesso effetto nel mondo del lavoro?

Tiziano Baiocco ha affrontato il tema sugli eventuali fraintendimenti che possono accadere quando devi gestire migliaia di cantieri sparsi in tutta Italia, scrivendo un articolo molto interessante su come gestire situazioni a dir poco scomode.

Dando per scontato che gli interlocutori siano sempre in buona fede, Tiziano ha cercato di far capire al lettore le difficoltà di districare matasse colme di verità contrastanti.

A chi credere? A chi dare ascolto?

In questo articolo Tiziano Baiocco riporta un caso realmente accaduto e racconta quale scelta sofferta abbia dovuto compiere.

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( mettere il link articolo 30 luglio )

Gestire oltre 2.000 punti noleggio partner sparsi sul territorio nazionale non è certo semplice, è necessario studiare ogni coefficiente di imprevisto e le procedure devono essere perfettamente collaudate per evitare il più possibile errori grossolani.

Nascono così servizi come HelpLòc e RiPlace ideati per alleviare i disagi delle aziende che lavorano fuori zona comfort, mettendo loro a disposizione il massimo delle risorse per rispondere alle richieste di assistenza urgenti.

Come si risolvono gli imprevisti?

Ecco la risposta di Tiziano Baiocco:

Alle volte sono vere e proprie gatte da pelare quando ti ritrovi ad ascoltare versioni diverse della stessa storia. Per questo ho creato procedure per ogni situazione e non lascio mai nulla al caso. Eppure se li chiamiamo imprevisti una ragione ci dovrà pur essere. So che ci sarà un prezzo che dovrò pagare sia esso in termini di tempo, impegno o denaro. Mi accollo tutti i rischi di un insuccesso perché nessun altro lo farà al posto mio!”

Per ritornare alla frase di Einstein e dare adito alla sua accezione diremmo che per risolvere un problema bisogna abbandonare il modo di pensare che lo ha generato.

Facile certo da comprendere, un po’ meno da mettere in pratica.

Forse l’unico sistema sicuro per farlo è APPLICARLO!