Quando le cose non girano a dovere, si può sempre rimediare?

Bisognerebbe applicare la regola di Einstein per risolvere ogni problema: “Non si risolve un problema con lo stesso pensiero che si è usato per crearlo”.

Certo, potrebbe funzionare nella vita quotidiana, ma avrà lo stesso effetto nel mondo del lavoro?

Tiziano Baiocco ha affrontato il tema sugli eventuali fraintendimenti che possono accadere quando devi gestire migliaia di cantieri sparsi in tutta Italia, scrivendo un articolo molto interessante su come gestire situazioni a dir poco scomode.

Dando per scontato che gli interlocutori siano sempre in buona fede, Tiziano ha cercato di far capire al lettore le difficoltà di districare matasse colme di verità contrastanti.

A chi credere? A chi dare ascolto?

In questo articolo Tiziano Baiocco riporta un caso realmente accaduto e racconta quale scelta sofferta abbia dovuto compiere.

Leggi l’articolo per intero cliccando su questo link

( mettere il link articolo 30 luglio )

Gestire oltre 2.000 punti noleggio partner sparsi sul territorio nazionale non è certo semplice, è necessario studiare ogni coefficiente di imprevisto e le procedure devono essere perfettamente collaudate per evitare il più possibile errori grossolani.

Nascono così servizi come HelpLòc e RiPlace ideati per alleviare i disagi delle aziende che lavorano fuori zona comfort, mettendo loro a disposizione il massimo delle risorse per rispondere alle richieste di assistenza urgenti.

Come si risolvono gli imprevisti?

Ecco la risposta di Tiziano Baiocco:

Alle volte sono vere e proprie gatte da pelare quando ti ritrovi ad ascoltare versioni diverse della stessa storia. Per questo ho creato procedure per ogni situazione e non lascio mai nulla al caso. Eppure se li chiamiamo imprevisti una ragione ci dovrà pur essere. So che ci sarà un prezzo che dovrò pagare sia esso in termini di tempo, impegno o denaro. Mi accollo tutti i rischi di un insuccesso perché nessun altro lo farà al posto mio!”

Per ritornare alla frase di Einstein e dare adito alla sua accezione diremmo che per risolvere un problema bisogna abbandonare il modo di pensare che lo ha generato.

Facile certo da comprendere, un po’ meno da mettere in pratica.

Forse l’unico sistema sicuro per farlo è APPLICARLO!

 

 

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